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Le sette fatiche di QueenBee

In QueenBee on 9 settembre 2010 at 09:00


Tutti immaginiamo che essere un gayde porti solo vantaggi, strade spianate, una vita facile e tutta in discesa.
In realtà non è così, un gayde ha delle responsabilità nei confronti dei propri sudditi… oops, volevo dire nei confronti di noi altri! Un esempio su tutti: avete idea delle fatiche che deve affrontare QueenBee quando vuole solo andare in palestra ad allenarsi?

Potrebbe sembrare una cosa banale: vai, ti alleni, ti fai la doccia e torni a casa; ma in realtà non è così.

Già il solo mettere piede in palestra costa a QueenBee una prima fatica, infatti ha l’obbligo morale di salutare cordialmente la pletora di sudditi che lo accolgono amabilmente; e sono davvero tanti: a chi offre un sorriso, a chi un cenno, a pochissimi fortunati anche un bacio sulla guancia.

Superato il primo scoglio il nostro eroe deve affrontare gli spogliatoi, dove, seconda fatica, deve svicolare con destrezza dagli sguardi insistenti e avidi degli astanti che aspettano impazienti la denudazione del corpo fantastico e soprattuto il cambio delle mutande col pantaloncino che lascia intravedere per pochi secondi le regali grazie.

Conquistata la tenuta ginnica a questo punto sembra fatta, QueenBee può infilarsi le cuffie nelle orecchie e cominciare a fare il suo skate-step, e invece no, nonostante le cuffie siano un chiaro segnale di non voler essere disturbato, gli si fa avanti “la qualunque”, terza fatica, che con i più insulsi e inutili argomenti, solo per aver scambiato in passato qualche battuta con QueenBee, si sente in diritto di poterlo disturbare quando gli pare e piace.

Quindi tra un molestatore e l’altro riesce a portare a termine l’allenamento che si era prefissato di compiere, quarta fatica, e stanco e sudato pochissimo (ovviamente i gaydi non sudano, né puzzano) può ri-conquistare gli spogliatoi per la doccia e la sauna.

Dopo essersi spogliato, schivando ancora una volta gli sguardi voluttuosi, quinta fatica, eccolo dover affrontare sulla porta del bagno turco la peggiore delle sue fatiche: il confronto con il Vecchio Nano e Pelato in Accappatoio, mostro mitologico dalle fattezze orribili che dalla notte dei tempi presidia il campo, giorno e notte, e che lo attacca anche a colpi di offerte di denaro pur di poterlo solo toccare.

QueenBee non si lascia intimorire e con uno sguardo micidiale del tipo: “se non la smetti di guardarmi vedi dove ti faccio arrivare, cesso orribile!” riesce, sesta fatica, a liberarsi anche della bestia immonda.

Finalmente il nostro eroe può rilassarsi qualche minuto nel bagno turco, prima di affrontare la settima e ultima fatica: la doccia a porta aperta, (così come noblesse oblige ad uno del suo rango) che comporta il tenere a bada i satiri infoiati dalla vista del suo corpo nudo, bagnato e insaponato.
La prova è molto dura e, bisogna dirlo, se la va anche un po’ a cercare: a chi infatti non verrebbero pensieri scabrosi se mentre si fa la doccia si ritrova davanti questo gran figo, per di più ben messo in tutti i sensi?

  1. beh, davvero è una gran fatica….ma le risate che mi sono fatto leggendo questo post mi ricompensano!!!

  2. Come mai non mi sono mai accorto che un bono del genere frequenti questa palestra? Bah…

  3. Per queste ragioni io sono sparito

  4. FORSE GLI ORARI SONO DIVERSI, OPPURE SI PARLA DI PIU’ DI CHI MENO CERCA DI FARSI NOTARE…LA CLASSE NON E’ ACQUA…

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