La CyberDj sta fondendo i transistor

Ha iniziato con le citazioni e gli aforismi, poi le poesie d’amore sepolcrali e i commenti pessimistici, via via fino alle battute acide, alle invettive, fino alle minacce.

Sembrava invece che stesse reagendo bene alla notorietà, al fatto che stesse diventando un dj abbastanza conosciuto ed apprezzato proponendo con successo le sue serate a Roma, Milano, Firenze, Bologna, e in tutta Italia e pare si sia spinto, come le signorine Alan (se qualcuno capisce questo riferimento, vince un premio) fino a Costantinopoli … no, in realtà credo che fosse solo Atene.

Comunque, bello, fighetto, trendy (meglio dire à la page!), gran portabandiera dei gaydi GSN, sicuramente avanti, un po’ maledetto e serio/serioso chino sulla consolle a mixare, CyberDj sta cominciando a sconnettersi dalla realtà ed a sprofondare nella zona oscura, forse perché deluso per la piega che sta prendendo il suo più importante progetto soffocato da invidiosi concorrenti “malavitosi”, come lui stesso dice, o forse per una delle tante delusioni d’amore, o forse solo perché ci sta perfettamente una personalità altalenante tra l’esuberante-iperattivo e il depresso-malinconico in un gayde così “complesso” ed ecclettico.